L’Art Nouveau che si sviluppò a Nancy fu più legato al naturalismo e ai motivi floreali del rococò, reinterpretati dall’influenza dell’arte giapponese. Il centro più importante fu l’Ècole de Nancy, fondata e diretta da Èmile Gallé (1846-1904), per sostenere e promuovere l’artigianato nella provincia. Gallé rilevò nel 1874 la direzione del laboratorio vetrario del padre, trasformandolo in una delle aziende più rinomate d’Europa. Il suo contributo fu fondamentale non solo per l’Art Nouveau, ma per la stessa storia dell’arte del vetro. Egli sperimentò ogni tipo di tecnica per creare e decorare, come l’incisione, l’intaglio, la molatura, la smaltatura e l’inclusione di lamine metalliche, spesso combinate tra loro con virtuosismo e inventò tecniche nuove, tra cui la marqueterie sur verre. Produsse pezzi in serie, i noti vetri cammeo, e pezzi eseguiti a mano, tra cui i meravigliosi "verreries parlantes", vasi intagliati con incisi versi dei più grandi poeti della letteratura francese, come Mallarmé e Baudelaire. Le forme e i motivi decorativi della sua produzione sono ispirati principalmente dalla natura della Lorena, oppure dall’arte del vicino e dell’estremo Oriente. Gallé progettò anche alcuni mobili, in cui gli elementi strutturali e decorativi sono costituiti da motivi floreali o animali.
Tra gli artisti del mobile il più importante fu Louis Majorelle (1959-1929), anch’egli membro dell’Ècole de Nancy. Legni esotici e molto venati spesso accostati a elementi in bronzo dorato, sono lavorati in forme scultoree e sono intagliati o intarsiati con motivi decorativi vegetali e animali. Rilevante anche la produzione dell’ebanista Eugène Vallin (1856-1922).
Tornando al vetro, bisogna ricordare anche i fratelli Daum, che produssero vasi e lampade di grande qualità influenzati dai motivi decorativi di Gallé con il quale essi lavorarono prima di fondare una loro ditta.
Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it